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- Autore: Eugenio Pane
- Pubblicato: Ago 12, 2020
- Categoria: News
Lady Gaga parla dei problemi psicologici e dell’uso di psicofarmaci
Lady Gaga, ha spesso parlato dei suoi traumi del passato, spiegando di aver sofferto, e soffrire, di disturbi mentali che le provocano grandi problemi.
Un’adolescenza complessa e una serie di problemi che avrebbero portato la Gaga a prendere degli antipsicotici quotidianamente.
Della delicata questione, la Gaga ne ha parlato in videochat con Zane Lowe per radio Beats 1 su Apple Music.
Nel corso dell’intervista ha spiegato di non riuscire a controllare quello che accade nel suo cervello, tanto da dover prendere da anni un farmaco antipsicotico, l’olanzapina, di solito utilizzato contro la schizofrenia e il disturbo bipolare.
La cura della Gaga, è regolarmente prescritta dal medico.
A parlare della situazione è anche il brano del suo ultimo album 911, dove descrive una condizione che affligge lei e molte persone nel mondo.
La Gaga ha spiegato di sapere di avere problemi mentali, che a volte le creano grandi difficoltò, soprattutto con gli altri.
Per fermare quello che le succede, deve prendere i farmaci descritti.
Ricordiamo che la Gaga aveva anche parlato delle violenze subite quando aveva 19 anni, in particolare durante l’intervista con Oprah Winfrey.
In quell’occasione, la Gaga ha raccontato un evento, particolarmente brutto di dissociazione totale.
La Gaga è quindi in cura attraverso l’uso di antipsicotici che la aiutano a vivere una vita meno complessa e a tenere sotto controllo i problemi che la affliggono.
La star non ha mai negato la sua situazione, di cui parla apertamente, e di cui ha parlato in più occasioni.
Fino ad adesso però, non aveva mai spiegato l’utilizzo di farmaci, e quanto difficile fosse la sua condizione.
Un personaggio particolare, capace di segnare il mondo del pop, e che sembrava promettere grandi cose, soprattutto agli esordi.
Oggi, da seconda regina del Pop, la Gaga sembra aver perso, almeno nell’ultimo disco, il suo slancio creativo.
Ma è ancora presto per giudicare il suo intero lavoro.