Dubbi su Sanremo 2021: la location sarebbe inadeguata

Ancora ombre su Sanremo, l’ultima delle quale potrebbe snaturare in modo definitivo il Festival, trasformandolo in un evento musicale qualsiasi.

Sanremo 2021, potrebbe infatti non essere all’Aristo. L’idea di cambiare location arriva dai discografici, capitanati da Enzo Mazza, ceo di Fimi, la federazione che riunisce le quattro major discografiche.

Secondo le ultime voci, l’Ariston non sarebbe adeguato al periodo attuale e non garantirebbe il necessario per proteggere gli operatori dal coronavirus.

Una situazione senza precedenti che, a questo punto, avrebbe reso più sensato un salto del Festival per il 2021, o una versione, per quanto triste, in streaming.

Per gestire l’emergenza attuale, i discografici avrebbero chiesto un cambio di location straordinario.

Ecco cosa dice Mazza: “Siamo in una situazione d’emergenza, se vogliamo che si tenga l’evento e che sia garantita la sicurezza dei partecipanti dobbiamo essere tutti disponibili a fare un passo indietro“.

Il teatro, è un edificio degli anni 50, con problematiche strutturali già presenti, al di fuori della gestione della pandemia.

Tra i possibili luoghi alternativi, per garantire comunque l’evento, ci sarebbe il Forum di Assago, il principale palazzetto italiano.

La notizia, crea però ancora più dubbi sul futuro di un Festival ormai molto vicino, ma che sembra ancora in alto mare.

La prima crepa è stata quella del pubblico; che aveva portato all’ipotesi di un abbandono da parte di Amadeus.

Il Festival 2021, sarà quindi un Festival di Sanremo, forse nemmeno a Sanremo, e molto strano. A questo punto non possiamo che continuare a seguire l’evoluzione della situazione.

Che sia possibile un annullamento dell’ultimo minuto? Sembra di no. Mai prima di adesso però ci eravamo trovati con così tanti dubbi su uno dei principali eventi annuali dello spettacolo e della musica italiane.

Staremo a vedere quale sarà l’evoluzione della vicenda e se davvero l’Ariston, dovrà restare senza Festival per la prima volta dal 1990.