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- Autore: Eugenio Pane
- Pubblicato: Set 13, 2022
- Categoria: News
Come TikTok conta più delle case discografiche
TikTok sta diventando sempre più ingombrante per il mondo della musica, tanto da influenzare in modo massiccio le vendite e i risultati economici delle creazioni, ormai prodotti.
Siamo giunti ad un punto dove un riff fortunato, può garantire milioni di dollari, anche per pezzi mediocri, quello che conta è che il pezzo possa diventare parte di balletti e scenette virali sulla piattaforma.
TikTok, sta diventando così un metro di selezione per le case discografiche e uno strumento di diffusione musicale che lede però alla qualità della musica che, non dimentichiamo, era un tempo una forma d’arte.
Ed ecco che le produzioni moderne, salvo ambienti divenuti ormai underground, finiscono per diventare ritornelli ossessivi da usare sulla piattaforma.
Si può dire che TikTok abbia ucciso una volta per tutte la musica, in una brutta crisi da trent’anni e che vede con l’avvento del social ossessivo la sua fine più ingloriosa.
Mentre TikTok continua a dettare il buono e il cattivo tempo, la speranza è che da queste evidenti macerie possa emergere un movimento contrario, la negazione assoluta di tutto ciò che TikTok rappresenta, in grado di riportare cantautori e musicisti veri e propri sotto ai riflettori, e soprattutto la musica.
Nel frattempo il mondo discografico si adatta, cucendosi intorno al balletto del momento, all’interno di un sistema musicale basato ormai solo sulla viralità e su qualche nome ormai noto che sopravvive all’ondata delle frasi ad effetto e dei bassi elettronici.
Che dire, negli anni a venire se ne parlerà a lungo, ma l’influenza della piattaforma, non solo sulla società, ma anche sulla musica stessa, si sta facendo sentire anche troppo, tanto da sballare in modo insensato il valore economico stesso delle produzioni.
Una sorta di bolla musicale che potrebbe seguire la scia del sistema economico ormai al collasso per le stesse speculazioni che vediamo sugli artisti TikTok.