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- Autore: Redazione BlogDiMusica
- Pubblicato: Nov 6, 2015
- Categoria: Musica & Tv, X Factor
X Factor 9, le pagelle del terzo Live Show
Ieri sera è andata in onda la terza puntata live di X Factor 9. La gara si fa sempre più dura e, di settimana in settimana, il numero di concorrenti si assottiglia, fino ad arrivare al 10 Dicembre, giorno della Finale (qui per vedere chi saranno gli attesissimi ospiti), in cui scopriremo il vincitore di quest’edizione.
Ieri sera ad abbandonare la gara è stata la discussa Eleonora, che durante l’Extra Factor si è mostrata delusa ed arrabbiata nei confronti dei giudici, rei di non averla salvata e di averla illusa. La cantante calabrese è uscita sconfitta da uno scontro fratricida contro la compagna di squadra Margherita. Attesa ospite della puntata è stata Emma Marrone, che ha presentato il suo ultimo singolo Arriverà l’amore.
Ecco le pagelle del terzo live show secondo Blog di Musica
ELEONORA: La puntata si è aperta proprio con l’eliminata della serata, che si è messa alla prova con Ma il cielo è sempre più blu di Rino Gaetano. Abbiamo sempre parlato di Eleonora e di quanto, per noi, non fosse convincente, sia vocalmente che scenicamente. In questo brano sono emersi tutti i suoi limiti: urlatrice e priva di carisma e di presenza scenica. Un brano così storicamente importante è stato buttato via come se fosse stato cantato ad una scampagnata tra amici. Ulteriore nota negativa è il suo pessimo comportamento durante l’Extra Factor. 3
MOSEEK: La band romana per la terza settimana ci convince pienamente. Toccare un manifesto come The Passenger di Iggy Pop è rischioso, ma questi ragazzi hanno fatto centro. E’ stato come sentire Iggy Pop ai tempi dei Muse con le vocalità dei Goldfrapp, entusiasmante. Scenicamente sono, come sempre, centrati. Dimostrano maturità ed esperienza considerevoli, soprattutto per chi dovrà affrontare il duro mercato discografico. 8 e mezzo
LUCA: Il figlio di Mika e Malika, con Running di Naughty Boy e Beyoncè, cresce rispetto alla scorsa settimana, ma continua a mostrare una certa immaturità. Il suo limite è di personalità, interpretativo. Ancora non ci sembra chiara quale sia la sua strada. 6 +
LANDLORD: I romagnoli si confermano eleganza pura. Con scelte sempre di nicchia, come Universo di Cristina Donà, riescono ad esprimere il loro mood, la loro essenza. Li preferiamo in inglese e con sonorità più scandinave o british, ma anche ieri sera hanno fatto pieno centro. Il fulcro di questa band rimane la calda e soave voce di Francesca. 8 +
DAVIDE: Il bianco dall’anima black ieri sera ha regalato, sulle note di A change is gonna come di Sam Cook, una performance da brividi, quasi perfetta. Dimostra la sua versatilità e duttilità continuamente, sia vocale che interpretativa. Una macchina da guerra. 9 e mezzo
URBAN STRANGERS: Dopo la non convincente esibizione della scorsa settimana, i due ragazzi campani, con Rape me dei Nirvana, tornano ad incantare, con un’esibizione molto affascinante. La loro forza sta nell’armonizzazione e sono proprio quei momenti che esaltano la performance. 8
ENRICA: Ecco la vera rivelazione di quest’edizione. Partita in sordina, sta convincendo sempre più, rivelandosi la migliore degli Under, la più affidabile. Dopo la delicata performance della scorsa settimana, convince anche con I try di Macy Gray. Lodevole soprattutto è il lavoro nelle parti meno esplosive: è lì che esce tutto il suo calore. 7/8
GIOSADA: L’altro asso nella manica di Elio, dopo due performance perfette, convince ancora con Love me two times dei Doors. A differenza delle altre volte, però, l’esibizione è stata troppo “sicura”, buona, ma da uno come lui ci aspettiamo davvero molto di più. Nel finale, con registri più alti, dà il massimo. 7/8
LEONARDO: il ragazzo di Mika, dopo un’esibizione molto carente dal punto di vista vocale, in Lay me down di Sam Smith, mette nuovamente in mostra il suo enorme dono vocale, sfoggiando uno dei timbri più belli di quest’edizione. Il problema resta sempre la sua freddezza e il suo non pieno coinvolgimento emotivo. 7
MARGHERITA: La ragazza del dulcimel era partita come una delle favorite, ma rischia di essere un’occasione sprecata. Con Yellow flicker beat di Lorde alza il livello rispetto alla scorsa settimana, ma continua a deludere. Statica e rigida, la performance ha iniziato a carburare solo dall’inciso, dopo una prima parte molto incerta. Si rivede la Margherita dei casting solo all’ultimo scontro. 5