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- Autore: Antonia Fabozio
- Pubblicato: Mag 8, 2017
- Categoria: News
Compare il presunto epistolario di Michael Jackson
Ecco la notizia shock che circola in queste ore sul web, pare che tredici lettere scritte e consegnate dal re del pop in persona ad un amico di vecchia data, Michael Jacobshagen, confermino che la sua morte sia stata voluta da qualcuno, e che, al momento della consegna dell’epistolario, Michael Jackson nutriva dei forti timori per la sua vita.
A nove anni dalla scomparsa dell’artista, avvenuta a Los Angeles il 25 giugno 2009, spuntano fuori le dichiarazioni di Michael Jacobsen, durante un’intervista per una trasmissione televisiva australiana: l’amico di vecchia data della star racconta che, poche settimane prima della sua morte, Jackson gli chiese di raggiungerlo a Los Angeles, e trascorsero tre giorni insieme.
L’artista gli avrebbe confessato le sue ansie e la sua paura di essere ucciso, ed è in quell’occasione che gli avrebbe affidato tredici lettere, in cui si percepirebbe tutta la preoccupazione per la sua vita e la forte ansia di essere assassinato. Avrebbe rivelato, inoltre, che l’artefice di quelle ansie e di quelle pressioni, che stava subendo la popstar all’epoca, erano i promotori della AEG, infatti, afferma Michael Jacobsen che in quei giorni trascorsi insieme aveva avuto modo di vedere quanto l’artista si sentisse sottopressione: “Durante quei giorni che ho passato con lui Michael era emotivamente molto provato”.
Infatti, l’AEG, società promotrice dei concerti londinesi, stava organizzando il tour di Jackson, che avrebbe dovuto cominciare a Londra nel Luglio 2009. Durante il processo Murray, sappiamo che ad oggi Conrad Murray, medico personale della star, è l’unico ad essere stato condannato per omicidio colposo, emersero delle mail di scambio tra i funzionari di AEG, in cui si evince che conoscevano perfettamente le cattive condizioni di salute psicofisiche dell’artista, mentre Randy Phillps, presidente della AEG Live, e il regista dello show, Kenny Ortega, pubblicamente si affrettavano a dichiarare il contrario.
Inoltre, nonostante le condizioni della star stessero peggiorando, e veniva richiesto dall’assicurazione un’ulteriore visita medica a Londra, prima di estendere la polizza sulle date aggiuntive, AEG ne aveva già venduto i biglietti! La famiglia Jackson da sempre accusa l’AEG di aver contribuito alla morte della star, inoltre, afferma Michael Jacobshagen che lo hanno spinto a far sapere al mondo delle tredici lettere dell’artista, anche le parole di Paris Jackson, convinta che il padre sia stato assassinato.