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- Autore: Antonia Fabozio
- Pubblicato: Apr 7, 2017
- Categoria: Eventi, Personaggi
Concerto-evento in Italia di Ian Anderson, fondatore dei Jethro Tull
I Jethro Tull, come band, non esistono più, ma l’eredità culturale con le storiche hit viene portata avanti dal suo fondatore Ian Anderson, che in seguito la pubblicazione del disco solista Homo Erraticus, avvenuta il 14 aprile 2014, annuncia l’intento di voler continuare la sua carriera da solista, utilizzando il proprio nome per le pubblicazioni che verranno.
Le date previste in Italia dal tour di Ian Anderson sono quattro: 22 giugno a Pescara; 23 a Roma; 24 a Sogliano al Rubicone (FC); 26 giugno Brescia. L’evento sarà accompagnato da un’atmosfera di rêverie, ricreando in video HD le gesta memorabili dei Jethro Tull, a 50 anni dalla nascita.
Infatti, i Jethro Tull nascono nel 1967, si tratta del gruppo rock Britannico più eclettico della storia: la loro musica segna una singolare fusione di folk-rock, progressive-rock e hard-rock! Anderson era la forza trainante del gruppo e figura fortemente distintiva, prevalgono, infatti, la sua passione per la musica classica, le ballate folk, i ritmi della musica afroamericana e naturalmente il jazz.
Il disco forse migliore della loro produzione è “Aqualung“, uscito nel 1971, che si indirizza verso un connubio tra hard-rock, folk britannico e strumenti della tradizione classica. Prevalgono ritmi irregolari, con notevoli cambi di registro dello stesso Anderson, voce istrionica del gruppo e polistrumentista eccezionale. Può definirsi un album concept, in cui la figura del “clochard” è centrale, e si esprime attraverso una sorta di rantolo roco, proprio come il rumore emesso da un respiratore artificiale.
Le canzoni più rappresentative, contenute all’interno del disco, sono Aqualung e Locomotive Breath, quest’ultima segnava la fine dei concerti dei Jethro Tull, eseguita per salutare il pubblico, in cui il leggendario flauto traverso di Ian Anderson incantava il pubblico con un assolo di indubbia complessità. Infatti, l’introduzione di questo strumento, eseguito con straordinaria maestria da Ian Anderson, segna tutto il percorso musicale del gruppo e diventa un motivo di distinzione all’interno del panorama musicale! L’immagine rimasta sotto gli occhi di tutto il pubblico è proprio Anderson, vestito da menestrello del Cinquecento, mentre suona il flauto traverso su una gamba sola.