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- Autore: Redazione BlogDiMusica
- Pubblicato: Giu 26, 2015
- Categoria: News
Cremonini annuncia: “Faccio il tour e mi fermo”
Cesare Cremonini è carico come non mai. Sta affrontando l’ultima curva prima del rettilineo finale che chiuderà un ciclo senza dubbio vincente. Dalla pubblicazione di “Mondo” nel 2010, l’ultimo quinquennio ne ha esaltato le doti cantautorali fino a chiudere il cerchio con “Più che Logico”, cofanetto live (+ 4 inediti) che celebra il percorso dal vivo del bolognese. Il volto dell’ex leader dei Lunapop (foto onstage) è copertina del nuovo Sorrisi e Canzoni, cui ha rilasciato una lunga intervista.
Percorso che ora ha trovato il primo punto del nuovo album nel tormentone dell’estate, Buon Viaggio: «L’estate, a differenza di un tempo, non chiede più la canzone sciocca o superficiale. Secondo me oggi è fondamentale che una canzone estiva abbia un contenuto, il pubblico chiede questo. Credo che “Buon viaggio” abbia una leggerezza e una canticchiabilità molto estive, ma non è una cosa premeditata. Però ti dico: a me piace scrivere canzoni durante l’inverno e poi andarmene al mare e ascoltare la mia canzone in sottofondo».
Il passaggio fondamentale lo riserva per tutto ciò che accadrà dopo il tour autunnale: “Sarà un nuovo viaggio, forse quello con cui tornerò a casa. Per un po’ di tempo sarà l’ultimo ricordo tra me e i fan. Se mi fermerò? Sicuramente, perché sono quattro anni che sono fuori con un singolo costantemente. Credo di aver dato molto ma anche di aver ricevuto altrettanto da parte dei media e del pubblico. Non voglio abusare di questa fiducia, voglio che quello che propongo sia sempre all’altezza di questa generosità».
E dopo averlo augurato al suo pubblico, adesso, il buon viaggio vuole farlo Cesare: <<Credo che l’estate prossima la passerò in studio. Sto ampliando il mio studio di registrazione a Bologna che mi permetterà di lavorare sui prossimi dischi in modo straordinario. Nel frattempo però un sogno che ho è quello di fare un lungo viaggio. Da solo o con qualcuno, non importa. Vorrei stare via due o tre mesi, portando con me una chitarra. Se avrò questa fortuna, chissà, può darsi che la prossima estate starò scrivendo una canzone mentre faccio il giro del mondo»