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- Autore: Redazione BlogDiMusica
- Pubblicato: Ott 21, 2015
- Categoria: Personaggi
Dietro ogni parola c’è una storia, quella di Vasco è “Spericolata” (FOTO E VIDEO)
“C’è una parola che mi ha cambiato la vita, ed è: Spericolata”.
In questo modo esordisce Vasco Rossi sul suo profilo Facebook, aderendo all’importante campagna istituzionale lanciata dalla Treccani, “Le Parole Valgono”.
L’Enciclopedia Italiana Treccani infatti, ha chiesto a molti personaggi famosi di indicare la parola che per loro “vale”, che ha importanza e peso nella loro vita.
L’iniziativa, accompagnata da un simpatico video in onda su Sky e visibile anche sul sito della Treccani, è stata pensata per invitare a riflettere sulle parole che usiamo tutti i giorni, per incitare a ridare il giusto peso, spessore e precisione alla lingua italiana.
Lo sappiamo, in questo nostro mondo globalizzato e sempre più social, le parole, le frasi, i discorsi abbondano. Contrariamente a quello che si potrebbe pensare però, più parole vengono messe in circolo e meno ci si sofferma a riflettere sul loro reale significato. Ecco cosa ha spinto la Treccani a promuovere questa iniziativa.
Il mondo della cultura, dello spettacolo, della musica, è subito sceso in campo, e moltissimi sono stati i personaggi famosi che hanno confidato la parola a cui sono maggiormente legati.
Tra questi ovviamente non poteva mancare il rocker emiliano Vasco Rossi, che dell’uso della parola ha fatto il suo mestiere.
Chi di noi non ha cantato almeno una volta a squarciagola “Voglio una vita spericolata, voglio una vita come Steve McQueen”, o non l’ha ascoltata a tutto volume in macchina?
Proprio “Spericolata” è la parola scelta dal Blasco nazionale, la parola che ha segnato non solo la sua carriera di musicista, ma anche e soprattutto la sua vita.
Come dice lo stesso Vasco, sul dizionario troviamo diversi sinonimi: temerario, incosciente, audace, folle, imprudente, eroe, ed è tutto questo che il cantautore ha voluto esprimere nella sua famosissima canzone “Vita Spericolata”, presentata al Festival di Sanremo nel lontano 1983. Il testo è stato scritto dallo stesso Rossi, mentre la musica è di Tullio Ferro.
Al Festiva, “Vita Spericolata” si classificò soltanto al penultimo posto, ma come spesso accade, la posizione in gara non sempre rispecchia la realtà. Nello stesso anno infatti, raggiunse il sesto posto nella classifica dei 45 giri, diventando uno dei grandi classici della musica italiana.
Sul palco dell’Ariston, Vasco diede subito dimostrazione del suo temperamento irriverente, controcorrente, allergico alle regole. Durante l’ultimo ritornello abbandonò improvvisamente la scena mentre la base musicale continuava a suonare, svelando a tutti che aveva cantato in playback.
Da allora e in tutti questi anni, “Vita Spericolata” è stata la sua filosofia di vita, il suo mantra, anche oggi, che ha qualche anno in più sulle spalle e tante esperienze accumulate.
Nella canzone Vasco grida: “voglio una vita maleducata”, ovvero non educata, non legata ai diktat della società.
Ricordiamo che Rossi ha alle spalle gli anni ’70, la voglia di rivoluzione, e lui l’ha espressa e vissuta in pieno.
Sempre anticonformista, capace di dire un forte “NO” a tutte le regole imposte, è stato sempre uno spirito libero, un rivoluzionario. Come artista e come uomo non ha mai avuto paura di esprimere il suo pensiero, a volte anche in maniera brutale. Ma forse, è stato questo a decretare il suo enorme successo, che non accenna a calare, la voglia di non nascondersi, e di esporsi in prima persona proprio attraverso le sue canzoni, spesso rifiutate, criticate, censurate, perché accusate di spingere milioni di fan verso la “cattiva strada”.
In “Vita Spericolata” troviamo tutta l’anima di Vasco, il suo voler vivere pericolosamente, sempre in bilico tra giusto e sbagliato, senza nessuna certezza né sicurezza, ma semplicemente vivendo giorno per giorno.
Non a caso, il personaggio citato nella canzone è Steve McQueen, il mito di Vasco e di tutta la sua generazione, il classico eroe bello e dannato, che nel film “La grande fuga” in sella alla sua moto saltava i reticolati e si lanciava in mille prodezze.
Vasco, e come lui i suoi fan, ha sempre ricercato e voluto una vita così, una vita “come si vede nei film”, piena di colpi di scena, di nuove avventure, una vita senza un attimo di riposo. Infatti, il cantautore di Zocca non si è fermato un attimo, sempre impegnato a scrivere canzoni e a fare concerti. Cose che gli riescono benissimo e a cui i fan non vogliono rinunciare. Ci sono stati, negli ultimi anni, momenti di difficoltà per il cantante, che ha più volte espresso l’intenzione di non fare più concerti. Annunci che hanno scatenato l’insurrezione dei tanti fedelissimi che non sono ancora pronti a vedere il loro idolo abbandonare il palco. Non intendono rinunciare all’energia, alla passione, al rock puro che Vasco regala durante i suoi live, che diventano dei veri raduni di gente pronta a far festa e ad emozionarsi.
Sì, perché, il suo non è un rock semplice e banale. Blasco riesce a trasformare in musica e parole quello che vede intorno a lui, racconta la realtà che lo circonda e invita chi lo segue a non avere paura, a essere se stessi e a non lasciarsi condizionare “dall’autorità” ed esprimere sempre il proprio pensiero anche se scomodo e ingombrante.
In fondo, la musica e con essa la parola, serve a questo. Le parole hanno un potere magico formidabile.
La canzone, come ha detto di recente Vasco: “è una forma artistica straordinaria di consolazione. A uno che sta male puoi togliere il dolore? No! Allora la parola giusta può consolare, cambiare l’umore di una giornata. Se poi la parola è salvifica, la dici con il sottofondo della musica. Noi siamo quelli che portiamo un pò di gioia: mentre si balla, non si muore”.