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- Autore: Eugenio Pane
- Pubblicato: Apr 13, 2022
- Categoria: News
Eurovision, altra nazione si ritira dalla competizione
L’Eurovision Song Contest 2022 sta andando in pezzi. La competizione infatti ha visto già alcune nazioni ritirarsi e la Russia esclusa a causa della guerra.
Una situazione che sta mettendo in difficoltà l’organizzazione e che vede un ulteriore stato pronto a lasciare l’evento.
Sembra infatti che questa volta sia il turno di Israele. La partecipazione è stata congelata e potrebbe vedere l’ennesimo abbandono con un Erovision senza nazioni importanti, alle quali potrebbero subentrarne ulteriori.
Secondo quanto riportato, Israele non sarebbe soddisfatta della sicurezza garantita dall’evento, motivo che l’avrebbe spinta a congelare la partecipazione.
Un Eurovision che sembra partire male quello 2022.
Gli artisti che hanno cercato in ogni modo di arrivare all’evento, trampolino di lancio lo scorso anno per i Maneskin, potrebbero restare delusi da un’edizione che arriva in un periodo molto complesso per il mondo e per l’Europa in particolare.
Sembra che non sia il clima ideale per questo tipo di eventi e le tante preoccupazioni intorno ad Eurovision arrivano come conferma di un’edizione che potrebbe essere sottotono.
Da vedere se altre nazioni si tireranno indietro, la preoccupazione di Israele potrebbe infatti essere condivisa da altre nazioni partecipanti.
Per quanto riguarda l’Italia, Eurovision vedrà Achille Lauro presentarsi a un pubblico nuovo; una cornice che potrebbe dargli un’internazionalità per ora non presente.
Del resto proprio Lauro è uno dei personaggi più interessanti del panorama italiano e potrebbe conquistare il pubblico straniero con il suo stile particolare e con l’aspetto con i tanti richiami che porta.
Staremo a vedere come andranno le cose per questa edizione così complessa. Di sicuro non è proprio un momento ottimale, ma potrebbe anche essere un’occasione per un po’ di leggerezza in un’epoca molto complicata per tutti.
L’abbandono della competizione, sembra proprio il mondo reale che irrompe in una cornice patinata come quella delle case discografiche.