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- Autore: Andrea Fragasso
- Pubblicato: Nov 25, 2017
- Categoria: News, Personaggi
Fabrizio De André, “Tu che m’ascolti insegnami” è l’antologia definitiva del grande Faber
Uno dei più grandi cantautori della storia della musica italiana viene omaggiato con un cofanetto che ne ripercorre la carriera e ne celebra la grandezza: stiamo parlando di Fabrizio De André, del quale è in vendita dal 24 novembre Tu che m’ascolti insegnami, quattro dischi e 78 brani del meglio della sua produzione.
A presentare il progetto in conferenza stampa è Stefano Patara, general manager del Dipartimento Catalogo e Strategie Marketing di Sony Music Italia, assieme a Dori Ghezzi, vedova del cantautore genovese, e Morgan.
Il primo dei tre ha voluto evidenziare come tale progetto si inserisca nel proposito di riportare alla luce il grande archivio di alcuni dei più grandi artisti che l’Italia abbia mai avuto: dopo la pubblicazione di Masters di Lucio Battisti e Come è profondo il Mare di Lucio Dalla, è l’ora di De André, i cui brani sono recuperati, come nei due precedenti casi, dai nastri originali e rimasterizzati su cd e vinile.
A sottolineare la grandezza dell’autore di La canzone di Marinella o Don Raffaè, per ricordare solo due tra i tanti capolavori scritti, è Morgan, che definisce De André “il difensore di indiani e zingari con un eclettismo e una capacità unica di raccontare storie grazie ad una voce inimitabile”. Lo stesso eccentrico artista moderno definisce il suo mentore come “il padre della canzone italiana” allo stesso modo in cui Dante Alighieri lo fu della lingua nostrana.
Il titolo della racconta proviene da un verso tratto da Il cantico dei drogati, brano che l’autore ligure incise all’interno dell’album Tutti morimmo a stento. “Tu che m’ascolti insegnami” diventa così un verso paradigmatico del pensiero dell’artista. Quattro i dischi di cui si compone la raccolta; ecco i titoli e il relativo campo concettuale a cui si riferiscono:
– Femmine un giorno e poi madri per sempre (L’amore e l’universo femminile)
– Il polline di Dio, di Dio il sorriso (La spiritualità il sogno)
– Dev’esserci un modo di vivere senza dolore (Guerra e pace, potere giustizia libertà)
– Sotto il vento e le vele (L’infanzia la vita e oltre)