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- Autore: Andrea Fragasso
- Pubblicato: Mar 27, 2017
- Categoria: News
Fimi, dati di mercato 2016: vinile in crescita, bene il digitale
La Fimi, Federazione Industria Musicale italiana, ha pubblicato i dati di mercato relativi all’anno da poco concluso il 2016: emergono statistiche molto interessanti relative alla fruizione della musica nel nostro Paese, in linea con quelle dell’anno precedente e dunque in controtendenza rispetto al recente passato.
Primo importante fattore che salta all’occhio è che, per il secondo anno consecutivo, l’industria musicale è in crescita: dopo il +21% fatto registrare nel 2015, il trend rimane positivo con un ulteriore aumento dello 0.49% (149 milioni di euro il fatturato complessivo). Ciò significa che la gente è tornata a fruire musica a pagamento, al di là del canale di trasmissione.
Oltre la metà del mercato totale è riservata ancora al cd fisico: il 54% degli appassionati di musica continua a preferire l’album comprato nei negozi, sebbene le quote scendano rispetto al passato (-8%). E non solo: nella top 20 annuale dei dischi più venduti, ben 17 artisti sono italiani. Questo vuol dire che, malgrado le radio passino ormai prevalentemente musica straniera, i testi nel nostro idioma sono ancora i più graditi.
Grande passo in avanti dello streaming musicale, che registra un aumento del 30%, con i ricavi degli abbonamenti che invece fanno segnare un +40% rispetto ai dodici mesi precedenti. Gli abbonamenti rappresentano il 51% di tutto il settore digitale (dal momento che i download vedono una contrazione importante del 24%) e contribuiscono ad un ricavo di 35 milioni di euro. Cresce anche lo streaminig video, seppur in maniera più moderata: +4%. Il CEO di Fimi Enzo mazza ha dichiarato che, con un investimento maggiore nell’intera Unione Europea, i ricavi da piattaforme come Spotify, Deezer e Youtube potrebbero anche raddoppiare.
Infine il vinile: ancora un anno in crescita per gli LP, che in tre anni sono passati ad avere una quota di mercato dal tre al sei per cento. E non è un caso che ormai molti artisti decidano di pubblicare i loro lavori anche su supporti in vinile.