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- Autore: Eugenio Pane
- Pubblicato: Ago 5, 2022
- Categoria: News
Guai per il Jova Beach Party
Giovanotti nell’occhio del ciclone. Già da tempo gli ambientalisti hanno fatto notare come l’evento della celebrità sia tutto tranne che ecologico e a favore del pianeta. Oggi arriva una nuova magagna.
A quanto pare il Jova Beach Party è finito nel mirino dell’Ispettorato nazionale del Lavoro di Ascoli Piceno, che ha trovato 17 lavoratori, sia italiani che stranieri, in nero.
Le 4 ditte per le quali lavoravano i 17 lavoratori non in regola erano legate al facchinaggio.
Nel corso dei controlli sono emersi dei problemi anche con le aizende legate all’allestimento delle luci, e sono stati eseguiti dei provvedimenti di somministrazione illecita di manodopera.
L’agenzia che organizza l’evento ha smentito, dicendo che ci sono stati degli errori di comunicazione burocratica. Fatto sta che la macchia ormai è fatta e il Jova Beach Party prende sempre di più fattezze lontanissime da quello che sarebbe lo spirito, almeno apparentemente, del suo promotore.
Problemi ancora più grossi con il Wwf, partner del Jova Beach Party che sta tentando di difendersi dalle critiche sempre più grandi degli ambientalisti.
Chi predica bene razzola male, dice un famoso detto.
Ed ecco che Jovanotti sembra perdere un po’ della sua verve, anche se siamo sicuri che l’evento segnerà cifre da record, come ormai è consuetudine.
Del resto, buona parte di chi va, lo fa per ballare ad una grande festa in spiaggia. Il messaggio ecologico è assente fin dal principio e così un po’ tutto il resto che viene raccontato.
Il Jova Beach Partu guadagna però sempre più antipatie, e chi sa che una dichiarazione ufficiale di Jovanotti non arrivi sulle diverse questioni che vedono protagonista l’evento, divenuto ormai un vero e proprio standard estivo.
Rimane abbastanza ovvio che un minimo danno ambientale sia presente, anche solo per la presenza di così tante persone in aree idilliache come quelle scelte.