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- Autore: Eugenio Pane
- Pubblicato: Gen 24, 2020
- Categoria: News
Irene Grandi dalla parte di Amadeus e Junior Cally
La vicenda di Junior Cally, e le accuse di sessismo e istigazione alla violenza che hanno creato una grande polemica a Sanremo, hanno visto diversi artisti prendere posizione.
Si passa da Red Ronnie che ha realizzato un video dove accusa fortemente conduzione e Cally, mostrando nel particolare i testi dell’artista, di una bassezza evidente, a chi difende Cally e Amadeus.
Ed ecco che anche Irene Grandi vuole dire la sua, e critica le censure:
«Mi sembra assurdo andare a pescare nel repertorio di un cantante e fare il processo a una canzone di tre anni fa. Il rap inoltre ha nella sua natura un linguaggio provocatorio, anche violento. Ma è la musica che parla a molti giovani: dovremmo lasciarla fuori da Sanremo?».
La Grandi critica anche il modo in cui la politica si è inserita nella discussione portando il palco di Sanremo, snobbato e denigrato, ma ancora una istituzione, all’interno dello scontro e delle tendenze dei partiti.
Secondo la Grandi, gli artisti non sono modelli da seguire, proprio per questo la presenza di Cally a Sanremo non è uno scandalo.
La Grandi ci tiene anche a difendere Amadeus.
Secondo quanto riportato, Irene Grandi non crede che Amadeus abbia in alcun modo attitudini sessiste, le sue decisioni e il suo approccio sono quindi strettamente legate a ottenere un Festival di successo e, soprattutto, farlo vedere alla gente, magari quei giovani ce seguono autori come Junior Cally.
Il Festival di Sanremo esce stravolto da quest’ultima edizione che si prospetta quella più legata al commercio e al mondo del web della storia.
In poche parole, pare proprio che l’obiettivo del Festival non sia più quello di promuovere la musica, ma di ottenere lo share massimo e di essere seguito.
Dopo tutta la discussione che ha animato la presenza di Junior Cally e i suoi testi, siamo sicuri che, la sua performance sarà seguita da moltissimi fan e, soprattutto curiosi.
Il risultato quindi è praticamente ottenuto.
Resta da vedere il prezzo da pagare per un Festival che sembra ormai aver perso totalmente qualsiasi tipo di identità.
Il prossimo Festivla di Sanremo sarà su Youtube?