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- Autore: Redazione BlogDiMusica
- Pubblicato: Gen 19, 2016
- Categoria: News, Personaggi
Quando Jovanotti venne accusato di plagio (FOTO)
Ultimamente il suo nome l’abbiamo sentito spesso accompagnato dalle parole “tutto esaurito”. Il suo tour, “Lorenzo nei Palasport”, continua a registrare sold out e il suo ultimo disco, “Lorenzo 2015 CC”, sta avendo un enorme successo. Insomma, ordinaria amministrazione per Lorenzo Jova Cherubini, o semplicemente Jovanotti, che con la sua musica ha fatto e continua a far ballare migliaia di persone, ma anche riflettere, sorridere e , perchè no, anche commuovere.
Oggi ricordiamo un fatto avvenuto 7 anni fa e riguardante uno dei pezzi più amati e ispirati di Jovanotti, “A Te”. Tratta da “Safari”, la canzone ha incantato per la sua semplicità e grazie a un testo poetico e romantico. Eppure non tutti sono rimasti entusiasti della ballata, specialmente i redattori di “El Mundo”.
Poco dopo l’uscita del pezzo, infatti, Jovanotti è stato accusato di plagio proprio dai redattori del magazine spagnolo, per un’eccessiva somiglianza con la canzone di Alejandro Sanz, “A La Primera Persona”, risalente al 2006. Le cose in comune obiettivamente pare ci siano, per quanto riguarda la melodia ad esempio, anche se il ritmo latino di Sanz è tutt’altra cosa rispetto alla ballad di Jova. In ogni caso, la risposta del cantante italiano non tardò ad arrivare:
«Ci sono un sacco di melodie che si assomigliano – spiega il cantautore – e a volte questa cosa è casuale, a volte può non esserlo: in questo caso specifico io la canzone di Alejandro Sanz, tra l’altro bella come un sacco delle sue cose, non l’avevo mai sentita prima di un paio di mesi fa, quando qualcuno mi parlò di questa somiglianza, ma il mio disco era già uscito da un bel pezzo. Devo dire che quando mi hanno fatto questa segnalazione sono andato ad ascoltare la canzone di Sanz e mi è sembrata proprio un’altra storia – ha aggiunto poi, – è una canzone che si basa sulla forza delle parole. Mi dispiace che qualcuno possa pensare che l’ispirazione melodica di “A te” non sia genuina perché la nascita di questa canzone per me è stata un vero e proprio momento magico per il quale non finisco mai di provare un senso di gratitudine».
A 7 anni da quelle dichiarazioni, dell’accusa di plagio non se ne vede più l’ombra, e in fondo, noi, siamo contenti così.