La scelta della musica da ascoltare rivela il modo di pensare

La musica è espressione di ciò che siamo emotivamente, socialmente e cognitivamente. È uno specchio del sé”, afferma Jason Rentfrow, l’autore dello studio condotto da un team di psicologi.
Un team di psicologi dell’università di Cambridge ha studiato il caso e ne è convinto: la scelta della musica da ascoltare riflette il modo di pensare e il carattere delle persone.

Lo studio è stato condotto su un campione di 4.000 persone reclutate su facebook con l’applicazione ‘myPersonality’. Il campione è stato sottoposto ad un test psicologico, in seguito gli è stato chiesto di esprimere un voto a 50 brani musicali ascoltati di 26 generi e sottogeneri diversi.
Il risultato è stato sorprendente: chi ha prediletto una musica dalle sonorità del soft rock si è rivelato più empatico, si sono mostrati essere più analitici coloro che ascoltano punk e l’heavy metal e la musica con un alto livello di profondità cerebrale qual è la classica o il jazz d’avanguardia.

La musica è stata ed è ancora oggi al centro degli studi di filosofi e psicologi nel corso del tempo. La musica è sempre stata di supporto alla psicologia e alla psicanalisi; ha infatti la capacità di entrare nel profondo andando a scavare sull’inconscio facendo emergere il non-detto. La musica può quindi curare ferite e malessere.
“La musica è la migliore medicina dell’anima” proclamava Platone nel lontanissimo IV secolo a.C.

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