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- Autore: Redazione BlogDiMusica
- Pubblicato: Apr 25, 2016
- Categoria: Classifiche, Eventi, Playlist
Le 10 canzoni per il 25 aprile (VIDEO)
Il 25 aprile, la fine dell’occupazione tedesca in Italia, del regime fascista e della seconda guerra mondiale, la vittoria delle forze che hanno partecipato alla Resistenza.
Che parlarne, raccontare e farsi raccontare, riflettere sia fondamentale lo sappiamo bene, ma, diciamoci la verità, siamo tutti un po’ sollevati che il 25 aprile sia capitato di lunedì, e tutti un po’ disturbati dal fatto che sia arrivato con un’ondata di freddo, quasi a gelarli i ricordi invece di infiammarli.
Eppure c’è di più. Va bene la pacchia, ma ricordare è un atto che dobbiamo a noi stessi, a chi la Resistenza l’ha fatta e non è più qui a raccontarla e a quelli che verranno.
Il nostro invito, dunque, per questo freddo 25 aprile, è alla condivisione del ricordo attraverso i mille modi possibili, ognuno scelga il suo. Noi, che scriviamo di musica, scegliamo di ricordare con voi attraverso dieci canzoni.
El Pueblo Unido – Inti Illimani
El pueblo unido jamás será vencido è una delle più note canzoni legate al movimento Unidad Popular, a Salvador Allende e al tragico golpe cileno del 1973. Composta nel 1970 dal musicista cileno Sergio Ortega, è diventata un simbolo della lotta per il ritorno alla democrazia in Cile e nel resto del mondo.
Oltre il ponte – Modena City Ramblers
Un ex-partigiano narra alla sua giovane figlia le sue avventure in guerra.
Vedevamo a portata di mano, dietro il tronco, il cespuglio, il canneto, l’avvenire d’un mondo più umano e più giusto, più libero e lieto.
Un brano scritto da Italo Calvino nel 1958 e musicato da Sergio Liberovici nel 1959. Nel 2005, all’interno dell’album Appunti partigiani, i Modena City Ramblers lo ripropongono insieme a Moni Ovadia su una musica tradizionale irlandese.
Cohiba – Daniele Silvestri
C’è un’ipotesi migliore, per cui battersi e morire e non credere a chi dice di no.
Tratto dall’album Il dado del 1996, è un pezzo dedicato al Che e alla lotta per la libertà da parte del popolo cubano.
Suona Rosamunda – Vinicio Capossela.
La canzone, uscita nell’album Canzoni a Manovella del 2000, è ispirata a “Se questo è un uomo”, la poesia di Primo Levi.
“Non riesco a dimenticare i seicentomila ragazzetti che trent’anni fa hanno dato la loro cultura e la loro vita per salvare me e la mia cultura. Non dimentico un ragazzetto di diciotto anni che allora si fece sgozzare da un soldato straniero per garantirmi un pezzo di terra su cui essere poeta (…)”
Con queste parole del poeta Piero Ciampi, nel 2009, a Parma, in occasione del concerto per il 25 Aprile, Capossela introduce Suona Rosamunda.
Bella Ciao – Anonimo
Come tutti sappiamo Bella Ciao è un canto popolare antifascista nato nell’Appennino Emiliano prima della Liberazione e diventato celebre dopo la Resistenza.
Una mattina mi son svegliato e ho trovato l’invasor
Una canzone per la Resistenza e contro tutte le invasioni. Bella ciao si diffuse a partire dagli anni ’50 in tutta Europa, e, cantata nei tanti Festival che si tenevano in quegli anni, cominciò ad essere tradotta in tantissime lingue diverse. E’ diventata, forse, il più grande simbolo di Resistenza nel mondo.
La guerra di Piero – Fabrizio De Andrè
Bellissima canzone senza tempo piena di riferimenti poetici, forse la più famosa tra le canzoni di De Andrè contro la guerra, ma certamente non l’unica. Lo stesso De Andrè dice:
Io della guerra ne ho parlato molto, ne ho parlato soprattutto ne La guerra di Piero, attraverso i racconti che me ne faceva mio zio, il fratello di mia mamma, che si fece tutta la campagna di Albania.
Quello di cui parlavo introducendo quest’articolo: parliamone, raccontiamoci, ascoltiamo i racconti, facciamoli nostri.
Rigurgito Antifascista – 99 Posse
Anche i 99 Posse dicono il loro “No” al fascismo.
20 a 1 è la tua forza fascio infame, ti nascondi ed alle spalle mi colpisci con le lame, nun te fai vedè n’ faccia non serve a niente con la tua puzza di merda ti distungo tra la gente
Discutibile (ed effettivamente discussa) l’indole violenta di questo come di altri pezzi del gruppo napoletano, ma in ogni caso innegabile è la loro posizione sentita, ribadita e molto contemporanea, contro ogni forma di fascismo e di limitazione della libertà.
Fischia il vento – Skiantos
Scarpe rotte e pur bisogna andar a conquistare la rossa primavera dove sorge il sol dell’avvenir.
Celebre canzone partigiana scritta dal poeta Felice Cascione nei primi anni ’40.
Oltre quella degli Skiantos nel disco Materiale resistente (Dischi del mulo) del 1995, varie sono state le versioni riarrangiate di questo pezzo, tra i tanti a cimentarsi anche i Modena City Ramblers e la Banda Bassotti.
Quel giorno d’aprile – Francesco Guccini
Bella, bellissima canzone che racconta la Liberazione. Dopo l’orrore, il freddo, la durezza della guerra, l’entusiasmo della vittoria, la gioia, la commozione.
Ma il paese è in festa e saluta i soldati tornati mentre mandrie di nuvole pigre dormono sul campanile ed ognuno ritorna alla vita come i fiori nei prati come il vento di aprile
Blowin’ in the wind – Bob Dylan e Joan Baez
How many roads must a man walk down before you call him a man?
IL manifesto pacifista per antonomasia, scritto da Bob Dylan nel 1962 e pubblicato la prima volta l’anno successivo nell’album The Freewheelin’ Bob Dylan. Ci piace riproporvela nella versione con Joan Baez.
Buon 25 aprile e buona musica a tutti.