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- Autore: Redazione BlogDiMusica
- Pubblicato: Giu 2, 2016
- Categoria: Classifiche, Italiane, Personaggi
Le 10 frasi più belle di Rino Gaetano (VIDEO)
Rino Gaetano, all’anagrafe Salvatore Gaetano, è stato uno dei cantanti più importanti degli anni settanta e, forse, anche quello più anticonformista e lungimirante.
Nelle sue canzoni non mancano mai riferimenti alla politica, cosa che molte volte lo ha portato a finire nei guai: molto spesso, in quegli anni, si parlava di Gaetano in senso negativo, forse perché, a differenza di altri, non aveva paura di etichettare in senso comico – e a volte dispregiativo – personaggi di spicco.
Oggi ricorre l’anniversario della sua morte, avvenuta nella notte del 2 giugno 1981 a seguito di un incidente stradale: all’epoca Rino Gaetano aveva solo trent’anni. Nonostante la precoce morte, questo artista ha lasciato un segno indelebile nella storia della musica italiana e Blog di Musica ha deciso di omaggiarlo con le dieci frasi più belle contenute nelle sue canzoni.
“Ladri di stato e stupratori, il grasso ventre dei commendatori, diete politicizzate, evasori legalizzati: nuntereggae più!”
“E a mano a mano vedrai che nel tempo, lì sopra il suo viso lo stesso sorriso, che il vento crudele ti aveva rubato, che torna fedele. L’amore è tornato da te”
“Chi è stato multato, chi odia i terroni, chi canta Prévert, chi copia Baglioni. Chi fa il contadino, chi ha fatto la spia, chi è morto d’invidia o di gelosia”
da “Ma il cielo è sempre più blu”
“Mio fratello è figlio unico, malpagato, derubato, deriso, disgregato”
da “Mio fratello è figlio unico”
“Ma la notte la festa è finita, evviva la vita! La gente si sveste e comincia un mondo, un mondo diverso, ma fatto di sesso e chi vivrà vedrà…”
Da “Gianna”
“E questo sapore strano che è fatto di libertà mi dice che oggi qualcosa è cambiato in me. Ahi Maria non sei più con me”
da “Ahi Maria”
“Aida come sei bella. Aida le tue battaglie, i compromessi, la povertà, i salari bassi, la fame bussa, il terrore russo, Cristo e Stalin”
da “Aida”
“Ancora penso alle mie donne quelle passate e le presenti le ricordo appena mentre io aspettavo te”
“Supponiamo un mattino tu ti alzi e ami me e che il tempo non passi, che non vivi senza me tra tanta gente diversa. Ritroveresti te stessa, supponendo che sola tu non vivi senza me”
“E Berta filava e filava con Mario e filava con Gino e nasceva il bambino che non era di Mario, che non era di Gino”