Max Pezzali: l’Astronave parte per il tour! – INTERVISTA

Ancora qualche giorno di attesa e i fan di Max Pezzali potranno tornare a riempire i Palasport italiani per cantare le canzoni del loro beniamino musicale: il 23 Settembre l’Astronave Max partirà da Morbegno per il suo tour 2015. Come al solito i concerti dell’ex 883 saranno una grande festa: sotto il palco si ritroveranno generazioni diverse accomunate dalla musica senza tempo di Max. Grazie ai ragazzi di RVE Radio Vallesina, abbiamo avuto la possibilità di intervistare Max al telefono (incredibilmente non in sella alla sua moto, ma seduto in taxi) e di strappare qualche rivelazione in esclusiva per voi. Buona Lettura!

Ciao Max! Tutto pronto per questo nuovo tour? Cosa ci dobbiamo aspettare dal tuo show? Ospiti a sorpresa?

Ciao ragazzi! Allora, cosa dire per non rovinare la sorpresa? In questo tour le canzoni più recenti conviveranno con i classici del repertorio. Ci sarà un ideale passaggio del testimone: collegheremo le canzoni che trattano lo stesso tema, per raccontare storie simili da due punti di vista differenti, uno del passato, l’altro vent’anni più recente. Per quanto riguarda lo show posso solo anticiparvi che vedrete cose nuove e sorprendenti. Il palco sarà bellissimo: giocheremo con le luci e la tecnologia per dare a vita alla nostra astronave. Ah dimenticavo, sul palco non ci saranno ospiti. Me ne sono già approfittato abbastanza negli ultimi due album: questa volta me la dovrò sbrigare da solo!

Qualche anticipazione sulla scaletta?

Sarà una scaletta studiata per fare felici i fan che verranno al concerto per cantare e divertirsi: proporremo le canzoni nuove all’interno di un contesto conosciuto. Ovviamente non mancheranno quei pezzi irrinunciabili come “Hanno ucciso l’uomo ragno”, “Come mai”, “Gli anni”, canzoni che se non le canti non puoi uscire vivo dai palasport! Scherzi a parte, è bello vedere come queste canzoni (anche se le ho suonate un milione di volte) conservano intatte forza ed energia. Sono canzoni fuori dal tempo.

Dopo gli ultimi album “Hanno ucciso l’uomo ragno 2012” e “Max 20” impreziositi da collaborazioni e duetti con altri famosi artisti italiani, come è cambiato il tuo pubblico?

Il pubblico si è allargato: c’è stato una vero e proprio sdoganamento verso un pubblico più giovane che prima non mi conosceva. Adesso sotto il palco si ritrovano generazioni differenti a cantare le stesse canzoni. È un pubblico a dir poco trasversale.

Il tuo nuovo album “Astronave Max” parla al tuo nuovo pubblico, oppure è un album “per tutti”?

È un album per tutti, anche perché quando componi non puoi fare calcoli di questo genere. L’ispirazione non te lo consente: non puoi pianificare la composizione in maniera strategica. Magari si può scegliere un particolare di produzione, per dare un certo tipo di colore all’atmosfera del disco, ma puoi plasmare a piacimento il sentimento che ti guida quando sei al pianoforte.

Nel tuo vastissimo repertorio, ci sono canzoni che secondo te meritavano maggiore successo?

Effettivamente ci sono alcune canzoni del passato che hanno fatto un po’ di fatica appena uscite in radio. Ma nonostante le difficoltà iniziali, sono arrivate alle persone e oggi sono tra le canzoni più cantate dal pubblico durante i concerti. Poi ci sono quelle canzoni che, invece, non sono state capite perché quando sono uscite erano troppo avanti rispetto ai tempi. “Lasciati toccare” e “Te la tiri” sembrano scritte ieri: sono attualissime e ancora oggi suonerebbero benissimo in radio e in disco.

Un’ultima domanda Max e poi ti liberiamo. Quali sono i cantanti che ti hanno ispirato da ragazzo quando hai cominciato a comporre la tua musica?

Mi hanno ispirato tutti quei cantanti che hanno raccontato le piccole cose di tutti i giorni: Mogol e Battisti, Eugenio Finardi, Edoardo Bennato…in particolare Vasco perchè ha aperto un’autostrada, raccontando cose irracontabili per l’Italia di allora.

Grazie Max, sei stato gentilissimo: ci vediamo il 25 ad Ancona!

Grazie a voi, vi aspetto!