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- Autore: Eugenio Pane
- Pubblicato: Set 23, 2020
- Categoria: News
Renato Zero critica la radio che trasmette “spazzatura”
Renato Zero ha presentato in videoconferenza stampa il suo prossimo progetto discografico, Zerosettanta: ecco le sue dichiarazioni più importanti.
Renato Zero sta per spegnere 70 candeline, e per festeggiare questo grande traguardo ha scelto di presentare uno dei progetti più ambiziosi della sua carriera. Stiamo parlando di Zerosettanta, una trilogia con ciirca 40 brani inediti, che verrà lanciato il 30 di ogni mese nei prossimi tre mesi, settembre, ottobre e dicembre. In collegamento per una videoconferenza stampa di presentazione, il Re dei Sorcini, come sempre senza peli sulla lingua, ha parlato non solo di questo progetto, ma anche delle sue idee sulla musica in radio e ha commentato Achille Lauro, da molti additato come suo erede.
Renato Zero contro le radio e l’industria musicale
Renato Zero che si appresta a compiere 70 anni, festeggiati con un triplo disco in uscita a cadenza mensile, esprime le sue opinioni sul mercato musicale attuale, in particolare su quello italiano.
Un colosso come Zero, autore di capolavori che hanno segnato la storia della musica italiana, può permettersi di parlare, e spara “a Zero” su diversi aspetti del mercato attuale.
In particolare la critica va alle radio, che affollano i palinsesti con pezzi di dubbio gusto, vera e propria spazzatura che Zero preferirebbe vedere relegata alla patinata industria dei dischi USA, e che vede invece invadere anche le nostre radio.
Tra chi imita il trash d’oltre oceano, e tristi realtà nazionali, le radio stanno dimenticando i grandi pezzi che potrebbero risollevare i palinsesti nazionali, spesso caratterizzati da canzoni pessime ripetute all’infinito per far felici le case discografiche.
Ce n’è anche per Achille Lauro, considerato da molti suo erede.
Ecco che Zero commenta: “Con le piume e le pailettes non giocavo certo a fare il clown della situazione, ma cercavo di attirare l’attenzione su di me per permettere alle mie canzoni, che trattavano argomenti delicati e pesanti, di fare breccia. In giacca e cravatta non avrei ottenuto lo stesso riscontro. Il fine, in questi casi, giustifica i mezzi“.
Un commento che spiega in poche parole l’opinione di Zero su Lauro e in generale sulla scena delle provocazioni attuali, dove l’estetica non è accompagnata da un contenuto di pari livello.
Zero non vuole comunque criticare Lauro, e apre a tutti coloro che vogliono fare musica, senza badare a mercato, case discografiche e trend del momento.