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- Autore: Antonia Fabozio
- Pubblicato: Lug 13, 2017
- Categoria: News
Vade retro Marilyn Manson
Sono in programma ben due date in Italia per Marilyn Manson, il gruppo industrial metal statunitense si esibirà, infatti, prima sul palco del Rock In Roma il prossimo 25 luglio, e poi al Castello Scaligero di Villafranca (Vr) il 26 luglio. Ma gli abitanti di Villafranca non ci stanno, vorrebbero “scatenare l’inferno” con una petizione intitolata “Manson: io non ci sto”, rivolta al sindaco della cittadina veneta, la giunta comunale e gli educatori comunali, firmata per ora da 2.600 cittadini, e con veglie e preghiere riparatorie fermare l’arrivo dei “malefici” di “quello ha bruciato la Bibbia”.
In pieno 2017 si è formato un vero e proprio fronte cattolico, sostenuto dal vescovo di Verona Giuseppe Zenti, intenzionato a censurare un artista, preoccupato di chissà quali malefici. Eccovi qualche riga della petizione: “È importante sappiano di agire contro la volontà dei loro concittadini e soprattutto contro la corretta educazione dei giovani. La nostra società è caratterizzata da una pluralità di opinioni, tuttavia è necessario fare tesoro della nostra tradizione e della nostra storia, ed è ancor più necessario evitare che vengano proclamati valori contrari ai nostri”.
A queste parole si infuria il sindaco della cittadina Mario Faccioli, che ha bollato la petizione di “Provincialismo”, e incolpa il vescovo di creare psicosi tra i cittadini e problemi di ordine pubblico. Qui effettivamente il cattolicesimo, la tradizione e i valori non c’entrano nulla, nessuno è obbligato ad ascoltare la musica di Marilyn Manson e a pagare per un suo concerto, e la libertà di espressione è sacra quanto la Bibbia!
Il sindaco fa notare che i concerti non sono organizzati dal Comune, ma da una società organizzatrice e risponde al vescovo e alla petizione con queste parole: “Sbaglia. Qui si possono incendiare gli animi con il rischio di creare un problema di ordine pubblico, con tutti i matti che ci sono in giro, io non so chi sia questo signore che fa il concerto e nemmeno m’interessa. Il vescovo non lo vuole? Bene, paghi i danni della rottura del contratto. Ma stiamo scherzando?”